ANAGOOR

SOCRATE IL SOPRAVVISSUTO / COME LE FOGLIE 

 

Con Socrate il Sopravvissuto, la compagnia Anagoor entra in una classe come tante. Partendo da alcune pagine del romanzo di Antonio Scurati, Il sopravvissuto, l’opera assume il punto di vista di chi si dispone di fronte ad un gruppo di giovani, essendo incaricato della loro educazione. Tra le ore che precedono la morte del filosofo così raccontate da Platone, e l’ora in cui lo studente Vitaliano Caccia massacra a colpi di pistola l’intera commissione di maturità, lasciando in vita il solo insegnante di storia e filosofia, si consuma tutta la battaglia che chiama in causa il pensiero occidentale, dalle sue origini ai suoi inevitabili e tragici esiti storici. Ma non solo, si rinnovano infatti anche due eterni interrogativi: la domanda di senso, ingombrante punto di domanda rivolto al maestro, e la questione stessa della posizione del maestro rispetto al sapere e ai discepoli.

 

Anagoor enters a classroom, in a high school like many others, following the most crucial pages of the novel Il Sopravvissuto by Antonio Scurati, and assuming the point of view of a teacher standing in front of a group of kids and in charge of their education. Between the moments preceding the death of Socrates as ordered by the City, and the hour in which the student Vitaliano Caccia shoots to death a whole examination committee only sparing the life of his history and philosophy teacher (as it is fiercely painted in Scurati’s novel) a battle is engaged - an authentic battle of the giants within western thought from its origins to its inevitable and tragic historical outcomes. Two eternal query are renewed: the search for meaning, bulky question mark turned towards the teacher, and the question around the position occupied by the educator itself in relation to knowledge and the disciples.

 

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Vitaliano Caccia si alzò dalla sedia e mosse un passo verso il professore di filosofia. Ma non gli puntò l’arma contro. Gli puntò un dito.
— Antonio scurati, il Sopravvissuto
 
 
ph. Andrea Pizzalis
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Stiamo accumulando un ritardo colpevole. Serve che si levi un pensiero alto ed articolato attorno all’educare oggi, alla cura delle coscienze in formazione. Un pensiero che rilevi la stretta connessione tra processo della conoscenza e ricerca della giustizia, tra strumenti del conoscere (che è riconoscere e saper distinguere la verità dall’opinione) e pratica politica. Un pensiero che smetta di separare la filosofia dalla vita, che ricucia lo strappo tra anima e corpo e inviti all’eterna e mai perfetta ricerca della verità unico baluardo contro l’assenza di senso della storia e dell’esistenza.

 

We are accumulating a guilty delay. It is necessary to raise the complex discourse on education in our time and on the formation of conscience to a higher level, to reveal the close connection between the process of knowledge and the search for justice, between the instruments of knowing (how to distinguish truth from opinion) and political practice. A new needed system of thought that stops separating philosophy from life, that sews the rift between soul and physical body up again, aimed to the eternal and never perfect search for truth, the only bulwark against the lack of sense of history and existence.

 
 
 

 

 
 
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ANAGOOR
SOCRATE IL SOPRAVVISSUTO / come le foglie

from the novel
Il Sopravvissuto di Antonio Scurati

with graftings inspired by
Plato, Cees Nooteboom

with
Marco Menegoni, Iohanna Benvegna, Marco Ciccullo, Matteo D’Amore, Piero Ramella, Francesca Scapinello, Massimo Simonetto, Mariagioia Ubaldi, Margherita Sartor

masks
Silvia Bragagnolo, Simone Derai

costumes
Serena Bussolaro, Simone Derai

music and sound design
Mauro Martinuz


video
Simone Derai, Giulio Favotto

with
Domenico Santonicola (Socrate), Piero Ramella (Alcibiade), Francesco Berton, Marco Ciccullo, Saikou Fofana, Giovanni Genovese, Elvis Ljede, Jacopo Molinari, Piermaria Muraro, Massimo Simonetto

drone sequences
Tommy Ilai, Camilla Marcon

concept and editing
Simone Derai, Giulio Favotto

cinematography and post production
Giulio Favotto / Otium

direction
Simone Derai


drammaturgy
Simone Derai, Patrizia Vercesi

direction
Simone Derai

production
Anagoor 2016

co-production
Festival delle Colline Torinesi, Centrale Fies

photographic credits / promotional pictures
Giulio Favotto

photographic credits / live pictures
Andrea Pizzalis for Centrale Fies

live video shot by
Giulio Favotto, Tommy Ilai, Camilla Marcon, Silvia Bragagnolo

full live video editing and post production
Simone Derai, Marco Menegoni, Mauro Martinuz, Giulio Favotto

trailers edited by
Simone Derai, Andrea Pizzalis