DECAPITARE LA GORGONE
DECAPITARE LA GORGONE
Una copia del libro “DECAPITARE LA GORGONE ostensione dell'immagine e della parola nel teatro di Anagoor” di Silvia De Min, Edizioni Titivillus 2016
con un dialogo tra Paolo Puppa e la compagnia
Anagoor nasce in Veneto nel 2000 come progetto teatrale che porta in scena interrogativi profondi sull’etica corrente. Lo fa immettendo forme memoriali nel flusso del pensiero contemporaneo; lo fa interrogando maschere, icone, opere. Questo libro non ripercorre la storia di Anagoor, ma insegue il filo di un pensiero teatrale che è poetico e politico: le riflessioni, entrando nei lavori della compagnia, tessono una tela di respiri intrecciati. Questo, infatti, è anche uno studio sull’“Eneide”: il grande poema di Virgilio – protagonista di uno dei lavori di Anagoor – suggerisce le questioni che fondano le teorie accolte in questo libro.
La scena contemporanea guarda al classico per interrogare maschere di potere – esibito o subito – che occultano e che, allo stesso tempo, rivelano. Questo libro è infine una possibilità di riflessione sul compito accolto dal teatro di Anagoor: mostrare la fragilità degli idoli a cui ogni uomo aderisce, la fragilità di certezze ritenute inscalfibili. La tradizione e le sue immagini non sono mai qualcosa di definito o definitivo, imposto o imponibile. Scrutare il divenire del mondo, anche nelle icone che provengono da un passato lontano, significa sfuggire allo sguardo pietrificante della Gorgone, decapitandola.
Il saggio è preceduto dall’“Intervista sulla Bellezza e sul Male” condotta alla compagnia da Paolo Puppa, odinario di Storia del Teatro e dello Spettacolo all’Università di Venezia. Sono pagine in cui non soltanto la compagnia si racconta, ma trova l’occasione per un intenso scambio, con uno dei più importanti studiosi italiani, sul senso profondo del fare teatro.
Silvia De Min, studiosa di origine bellunese, ha una formazione letteraria e storico artistica. Ha conseguito un Dottorato di Ricerca presso l’Università Ca’ Foscari (Venezia) e presso l’Università Sorbonne (Parigi). Si è occupata a lungo del teatro di Dino Buzzati ed è autrice di un volume dedicato allo studio delle didascalie teatrali («Leggere le didascalie. Narrazione, commento, immaginazione nella drammaturgia moderna”). Negli ultimi anni, tra i campi di interesse privilegiati c’è il rapporto tra teatro e arti visive. Numerosi articoli sono apparsi in riviste scientifiche e raccolte saggistiche.